Dove andare in vacanza nel Lazio: i borghi

Il nostro viaggio nei borghi del Lazio comincia da Bagnaia, con le sue ville e le sue chiese. Ci troviamo in provincia di Viterbo, sullo sfondo i Monti Cimini, da non perdersi a Bagnaia Villa Lante con il bel giardino, Palazzo della Loggia, la Chiesa di Santa Maria e quella della Madonna della Porta. Sempre in provincia di Viterbo troviamo Civita Castellana, città fondata dai Falisci e costruita sul tufo. Poi ci spostiamo in provincia di Rieti, sulle sponde del Lago di Turano, nell’incantevole cornice di Castel di Tora. Un piccolo borgo di case di pietra bianca e strette viuzze, circondato dal verde e dalla natura. Poco fuori Roma, nell’incanto dei Colli Albani, un incantevolo borgo ci aspetta con il suo lago. Stiamo parlando di Nemi, il paese delle fragole, in una zona ricca di santuari, musei, itinerari per escursioni. Più a sud, in Ciociaria, in provincia di Frosinone, ci aspetta Alatri. Qui vivevano le popolazioni italiche degli Ernici, che hanno innalzato un’acropoli preromana nella parte alta del borgo. Ci muoviamo infine in provincia di Latina, a Sermoneta, antico borgo medievale collinare, che conserva ancora parte della sua cinta muraria e delle fortificazioni. Sul cucuzzolo della collina, è bello visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Castello Caetani.

Dove andare in vacanza nel Lazio: il tour enogastronomico

Il Lazio è una delle regioni italiane con una delle maggiori offerte per quanto riguarda il turismo enogastronomico. Vini, formaggi, pasta, legumi e prodotti dell’orticoltura rendono il paniere laziale uno fra i più ricchi dello Stivale. Se Roma è famosa per la sua cucina (i carciofi, i saltimbocca, la pinsa, i supplì, le mozzarelle in carrozza...), il Lazio ha fatto scuola in tutto il mondo con le sue ricette legate ai primi piatti. La pasta cacio e pepe, la gricia, l’amatriciana, la carbonara – piatti della tradizione che seguono un ‘rigido’ disciplinare di preparazione. Negli ultimi tempi poi, le rotte del turismo enogastronomico hanno riscoperto alcuni specifici territori e i loro sapori. Come le prelibatezze della Ciociaria: il pecorino di Picinisco, la bufala di Amaseno, i fagioli cannellini di Atina, il peperone di Pontecorvo, il tartufo di Campoli, da accompagnarsi con un vino come la Passerina. 

Civita di Bagnoregio

Decine di migliaia di turisti da tutto il mondo ogni anno si muovono alla volta dell’Italia con una precisa idea in testa. Visitare Civita di Bagnoregio, il piccolo borgo sospeso nel vuoto che trentacinque anni fa ispirò Laputa, il lungometraggio anime cult dell’autore giapponese Hayao Miyazaki.

Oggi Civita di Bagnoregio è un piccolissimo borgo che si raggiunge solo ed esclusivamente attraverso un ponte sospeso lungo 275 metri. Siamo nel cuore della Tuscia Laziale, nella Valle dei Calanchi. Qui, su uno sperone di origine argillosa soggetto a forte erosione, per primi gli etruschi costruirono uno dei centri commerciali più importanti della Tuscia. A Civita, dopo aver fatto un giro tra le strette viuzze, è possibile visitare il Museo di Geologia, la Grotta di San Donato, la Chiesa di San Bonaventura.

Bomarzo

Tappa obbligatoria in provincia di Viterbo è Bomarzo, con i suoi giardini famosi in tutto il mondo. Il Sacro Bosco di Bomarzo – detto anche Parco dei Mostri, è un complesso naturale con sculture di animali fantastici mitologici, antiche divinità e mostri. Creato da Pirro Ligorio su commissione del Principe Pier Francesco Orsini, appassionato di alchimia e mitologia, Bomarzo è un giardino colmo di statue di pietra, illusioni, enigmi, indovinelli, fontane, edifici pendenti, obelischi e il tempio innalzato in onore Giulia Farnese, moglie del principe. Secondo alcuni a lei e al loro amore sarebbe dedicato l’impianto allegorico del parco. Secondo altri sarebbe soltanto frutto della volontà del sovrano di stupire. Stando alla lettura in chiave alchemica, le statue raffigurerebbero un percorso esoterico sull’evoluzione dell’uomo: un viaggio negli inferi, all’interno di se stessi. L’orco che invita il visitatore a entrare nella sua bocca, allegoria dell’inferno, è in questo senso l’immagine più simbolica del giardino di Bomarzo. E proprio qui, nella bocca dell’orco, ci sono dei tavolini in cui si può fare una pausa pranzo, un picnic a Bomarzo.

La Riviera di Ulisse

La costa che dal Circeo si estende fino al sud del Lazio oltre Gaeta, prende il nome di Riviera di Ulisse. Si tratta di uno dei tratti marini più belli d’Italia – dalle dune di Sabaudia, passando per San Felice Circeo, si scende sulle spiagge di sabbia di Terracina, fino a trovare rocce e scogli sulla costa del magico borgo di Sperlonga, giù fino a Gaeta e Formia. In questo territorio le tradizioni tipiche della costa laziale risentono della cultura e dell’influenza a livello gastronomico della vicina Campania. Il risultato è un mix unico di suoni, colori e sapori che solo la Riviera di Ulisse sa offrire.

Il quartiere Appio Latino è caratterizzato da un ricco patrimonio archeologico e da bellezze naturali, sviluppate soprattutto nel Parco della Caffarella e dell'Appia Antica. In cinque minuti a piedi si raggiunge il Parco della Caffarella, polmone verde del quartiere e vero e proprio pezzo di campagna nel cuore della città, dove è possibile fare lunghe passeggiate a piedi immersi nella natura ed esplorando le rovine dell'antica Roma.

ANNALAURA – 31 SCAMBI, ROMA

Da Viterbo è possibile fare escursioni giornaliere verso piacevoli mete naturalistiche (lago di Bolsena, di Vico o Bracciano; faggeta di Soriano; bosco sacro di Bomarzo; giardini di Villa Lante; Centro Peonie di Vitorchiano; diverse aree termali) e storico/archeologiche (teatro di Ferento, necropoli di Tarquinia, area archeologica di Vulci, Tuscania, Civita di Bagnoregio, Orvieto) ...e molto altro!

Marina – 8 SCAMBI, viterbo

Nettuno si trova a 60 chilometri a sud di Roma (molto vicino alla pittoresca città di pescatori di Anzio). La costa tra Anzio e Nettuno è nota per essere stata la testa di ponte della seconda guerra mondiale per la liberazione di Roma. Gite di un giorno da Nettuno potrebbero includere visite ai castelli di Sermoneta, le città del vino di Frascati, Marino e Velletri, le mura neolitiche e i giardini di Ninfa, San Felice Circeo, con il suo Parco Nazionale, e gite in barca alle isole di Ponza e Palmarola.

Yosi – 2 scambi, Nettuno