Normativa sugli affitti turistici a breve termine tra privati: quale impatto per HomeExchange?

Negli ultimi anni diversi Comuni in Europa hanno introdotto nuove norme per disciplinare gli affitti brevi tra privati.

Dopo mesi di incertezza giuridica in merito allo scambio casa in città come Amsterdam ed Edimburgo, è stato infine deciso che alcune regole e limitazioni sono applicabili anche al nostro modello. Alcune autorità pubbliche infatti presumono che le due pratiche – scambio casa e affitto a breve termine – siano comparabili, perché nel nostro caso i membri, pur non beneficiando finanziariamente del bene, ne godono comunque “in natura” (pernottando nelle case dei loro ospiti o di altri membri della comunità).

Con queste norme che mirano a regolare il flusso di turisti che utilizzano affitti privati a breve termine, le autorità cercano di:

  • combattere il turismo di massa, che non solo crea disagio ai residenti locali, ma porta anche alla perdita di alloggi in affitto a lungo termine disponibili per i residenti locali e incide notevolmente sui prezzi degli immobili;
  • migliorare il rispetto di alcuni standard di sicurezza abitativa per ridurre il rischio di incidenti, come per esempio gli incendi.

Le misure variano da città a città, ma generalmente prevedono l’ottenimento di un permesso o licenza e una limitazione del numero di ospiti e/o di pernottamenti consentiti nell’anno, accompagnati dall’obbligo di fornire un elenco di documenti giustificativi e amministrativi. Anche per alcune tipologie di abitazioni, come le seconde case e gli alloggi sociali, possono essere vietati l’affitto e lo scambio a breve termine.

Qual è la posizione di HomeExchange su questo tema?

Poiché i viaggi non dovrebbero mai avvenire a scapito delle comunità locali, e poiché noi di HomeExchange siamo orgogliosi – e anzi sentiamo il dovere – di promuovere un turismo più lento, più autentico e sensato, comprendiamo e sosteniamo gli sforzi delle amministrazioni di combattere i disagi del turismo di massa e di far applicare gli standard ottimali di sicurezza.

Avere una buona sistemazione è un bisogno primario. Poiché per noi la condivisione è la forma più responsabile di utilizzo delle risorse, riteniamo che HomeExchange sia molto diverso dalle tradizionali piattaforme di affitto a breve termine e per questo crediamo di non dover essere visti e trattati allo stesso modo.

Con il 73% degli annunci su HomeExchange relativi a residenze primarie,* il nostro modello preserva l’offerta di alloggi per i residenti locali, poiché non comporta uno squilibrio o un aumento dei prezzi degli immobili. Inoltre non vi è alcun ricavo finanziario da parte dei membri della comunità, poiché non viene scambiato denaro. Inoltre, dati alla mano, il 68% dei membri di HomeExchange incontra di persona o chiama al telefono il proprio ospite/host** (una cifra quasi tre volte superiore rispetto agli affitti a breve termine tra privati) e l’85% di questi dichiara che il legame creato con l’ospite/host è essenziale.**

Non da ultimo, il nostro modello consente a quante più persone possibile (soprattutto delle classi medie e basse) di potersi permettere una vacanza, tanto più in questi tempi di inflazione, che ha costretto nel 2023 molte persone*** a ridurre o eliminare completamente le spese legate ai viaggi.

«Grazie a HomeExchange, abbiamo potuto scoprire destinazioni dove altrimenti non ci saremmo mai potuti permettere di andare»

Jennifer, membro di HomeExchange.

Le nostre azioni per difendere il modello dello scambio casa e far sentire la voce della comunità di HomeExchange

Nelle città in cui è entrata in vigore questa legislazione, facciamo del nostro meglio per trasmettere informazioni puntuali ai membri interessati e invitarli a rispettare le leggi locali.

Nel frattempo stiamo anche discutendo con i Comuni coinvolti per promuovere il nostro modello e dimostrare le differenze con gli affitti turistici. Vogliamo diventare partner nella lotta contro il turismo di massa e i disagi che provoca, e lavorare con le amministrazioni alle migliori soluzioni per regolare i flussi e il loro impatto, tenendo conto dei vantaggi dello scambio casa per le comunità e le economie locali.

Siamo convinti di questi vantaggi e determinati a far crescere la comunità di HomeExchange per offrire ai nostri membri sempre più opportunità di scambio. Vogliamo permettere a quante più persone possibile di approfittare dei viaggi come un tempo essenziale per disconnettersi, creare legami e ricaricare le batterie.

Proseguiremo quindi i nostri sforzi per dialogare con le autorità competenti, ma anche con i membri del Parlamento e i media per tutto il tempo che sarà necessario, per dimostrare in modo proattivo il concetto di scambio casa, i suoi benefici, le particolarità e le differenze sostanziali rispetto agli affitti turistici a breve termine.

In alcune città, come per esempio Amsterdam, i residenti membri di HomeExchange hanno cercato di sensibilizzare le autorità locali sulle differenze tra affitto e scambio casa (con petizioni, interrogazioni parlamentari ecc.). Questi interventi hanno contribuito a ritardare l’applicazione della legge e influenzato le autorità cittadine a pensare persino di riconsiderare alcune misure. Vorremmo ringraziare i nostri membri per queste loro iniziative, che sostengono e rafforzano le nostre stesse azioni.

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* Dati interni di HomeExchange 2022.

** Studio socio-economico condotto da HomeExchange in collaborazione con la gestione di Goodwill tra 2545 membri francesi di HomeExchange.

*** Sondaggio RealTime condotto il 10 maggio 2023 tra 1011 persone rappresentative della popolazione nazionale adulta francese, utilizzando il metodo delle quote.